Il Fondo Arcivescovile in Episcopio – 1

Il Fondo Arcivescovile in Episcopio/1

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 14/2012
 
E’ aggregato alla Biblioteca Diocesana ‘San Pier Crisologo’
Il Fondo Arcivescovile in Episcopio/1
 
Presso la sede dell’Episcopio dell’Arcivescovado di Ravenna-Cervia è ospitato l’importante fondo Arcivescovile con materiale a stampa, ma anche manoscritto, dei secoli XV-XX (prima metà).
Si premette che la sede suddetta è utilizzata solo come mero deposito, o luogo di semplice conservazione e non di consultazione, quindi non è assolutamente aperta al pubblico (cfr. foto).
Il Fondo Arcivescovile riunisce la precedente Biblioteca Arcivescovile che però non è quella antica, andata dispersa come sembra nel corso del sec. XVII, ma è di formazione più recente, frutto delle donazioni degli arcivescovi Luigi Capponi (+1645), Girolamo Crispi (+1727), Antonio Codronchi (+1826), Chiarissimo Falconieri (+1859) e Sebastiano Galeati (+ 1901) e di un parroco bibliofilo, Don Giandomenico Michilesi (+1734). Probabilmente vi sono state altre donazioni che attualmente non sono ancora documentate, sicuro è però che vi sono stati, soprattutto nel corso del sec. XVIII, incrementi importanti della suddetta biblioteca ad opera di trasferimenti o versamenti a suo favore di materiale librario dall’allora Cancelleria Arcivescovile.
Si tratta di un rilevante complesso librario, superiore certamente a 10.000 volumi, che occupa uno spazio superiore appunto a 400 ml. di scaffalatura.
Contiene 25 incunaboli, di cui 24 attualmente catalogati ed individuati già nel 1938 da Santi Muratori. I 24 catalogati sono da tempo depositati presso l’Archivio Storico Diocesano e sono stati appunto di recente catalogati, scientificamente schedati ed inseriti nel volume Gli incunaboli e le cinquecentine del Seminario arcivescovile di Ravenna, a cura di Z. Zanardi, schede di F. Briccoli ed introduzione di C. Giuliani, Ravenna 2003, pp. 291-325. Uno di essi (il n. 15, a p. 300, Cicero, Marcus Tullius, Epistolarum familiarium ad Lentulum, Venezia 1475) è risultato essere la terza sola copia esistente in Italia (cfr. foto).
Il Fondo contiene anche un imprecisato, ma rilevante numero di cinquecentine (sicuramente ben più di 200), nonché di seicentine, oltre agli ulteriori volumi dei secoli XVIII-XX.
Fondamentalmente questo fondo ha un carattere scientifico e tematico piuttosto vario tale da renderne difficile la classificazione. Vi sono opere che spaziano in differenti ambiti: storia in senso lato, ma anche religiosa e civile, filosofia, scienza strettamente intesa, matematica, sociologia, liturgia, patristica, letteratura, filologia, teologia, diritto canonico e civile, agiografia, numismatica, storia locale, geografia, archeologia, architettura, arte, medicina e altro ancora.
Si riportano ancora, qui di seguito, per comodità degli utenti, gli orari e i recapiti della Biblioteca Diocesana di Ravenna-Cervia ‘San Pier Crisologo’. (continua nel prossimo numero)
Massimo Ronchini
Direttore della Biblioteca Diocesana ‘San Pier Crisologo’